Plantæ per Galliam, Hispaniam et Italiam observatæ di Jacques Barrelier
print this pagePlantæ per Galliam, Hispaniam et Italiam observatæ, iconibus æneis exhibitæ a r.p. Jacobo Barreliero Parisino.Parisiis : apud Stephanum Ganeau, viâ Jacobæâ, ad insignia Dombarum, è regione Fontis Sancti Severini, 1714. [2], xxvj, [10], 8, 140 p., [334] c. di tav. : ill. calcogr., 2 front. ; fol.
Jacques Barrelier, sacerdote domenicano, nacque nel 1606 a Parigi, città dove morì nel 1673. Egli fu botanico e medico, nel 1634, dopo aver concluso gli studi di medicina, entrò a far parte dell’Ordine Domenicano. Affiancò sempre agli studi di teologia quelli di storia naturale. L’ufficio di assistente del generale dell’ordine, svolto dal 1646, gli permise di viaggiare attraverso la Francia, la Spagna e l’Italia.
Iniziò così a collezionare piante (muschi compresi), animali e conchiglie, descrivendoli e illustrandoli, incidendo egli stesso le figure. La raccolta doveva servire per l’opera dal titolo Hortus mundi o Orbis botanicus.
Barrellier visse a Roma tra il 1649 e 1672. Durante questi ventitrè anni realizzò un giardino botanico nel convento di San Sisto, dove coltivava le piante raccolte nelle sue escursioni romane. L'area, ove un tempo era situato l'orto delle suore domenicane, poi divenuta aranciera e Parco di San Sisto della Scuola Giardinieri, è occupata oggi dal semenzaio comunale che provvede al rifornimento di alberi, arbusti e fiori per le aree verdi della città.
A Roma Barrelier incontrò Paolo Boccone e gli mostrò il suo giardino botanico.
Tornato a Parigi nel 1672, morirà un anno dopo.
Dopo che un incendio rovinò gran parte dei suoi manoscritti, il botanico francese Antoine Laurent de Jussieu recuperò e pubblicò quanto era rimasto (comprese le illustrazioni di grandissima qualità eseguite su rame dallo stesso Barellier) classificando le piante descritte secondo il metodo di Tournefort.
L’opera contiene la descrizione di un gran numero di piante dei dintorni di Roma.