I 10 libri del percorso
print this pageLa Biblioteca del Dipartimento di Biologia Ambientale espone alcuni volumi che trattano l’utilizzo delle piante medicinali dall’antichità all’Ottocento.
Nell'antica Grecia gli studi sulle piante officinali si trovano principalmente nei testi di Ippocrate, di Teofrasto e di Dioscoride. A quest'ultimo si deve il trattato di botanica farmacologica conosciuto con il titolo De Materia Medica. Uno dei più autorevoli revisori è stato Pietro Andrea Mattioli il quale dal 1544 ha pubblicato i suoi Commenti all’opera.
La botanica raggiunge la sua autonomia di scienza agli inizi del Cinquecento, coadiuvata dal progresso della stampa (da cui la possibilità di pubblicare erbari illustrati) e dalla realizzazione di orti botanici universitari a supporto della didattica e dove avveniva lo studio e l’acclimatazione di piante esotiche.
Nei volumi esposti gli autori, scienziati religiosi, insegnano a conoscere le piante medicinali e a confezionare ogni genere di medicamento. L’uso della lingua volgare al posto del latino rappresenta un ulteriore gesto di misericordia verso le persone bisognose e meno istruite.