Hortus sanitatis

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Hortus sanitatis. De herbis & plantis. De animalibus & reptilibus. De auibus & volatilibus.De piscibus & natatilibus. De lapidibus & in terre venis nascentibus. De urinis & earum speciebus. De facile acquisibilibus. Tabula medicinalis cum directorio generali per omnes tractatus. (Impressum Venetijs, per Bernardinum Benalium Et Joannem de Cereto de Tridino alias Tacuinum, Anno Domini M.CCCCCXI Die XI Augusti), [368]c., ill., fol.


Tra la fine del medioevo e il principio del periodo rinascimentale diversi erbari videro la luce e conobbero un notevole successo[1]. L’opera qui esposta riproduce la versione tedesca di Jacob Meydenbach, che pubblicò un erbario simile nel 1485[2]. E’ una enciclopedia in latino di storia naturale e descrive le varie specie presenti in natura e l’utilizzo che se ne può fare a scopo medicinale, con indicazioni anche sul modo di produrre i rimedi. La differenza principale con l’opera tedesca sta nel fatto che quella qui presentata illustra molte più specie. Infatti il volume è diviso in più libri, ognuno dei quali si concentra su una specie diversa: si apre con il libro “De herbis”, poi si passa al libro sugli animali, successivamente a quello sugli uccelli, quello sui pesci e infine presenta il libro sulle pietre e sulla loro lavorazione. Il volume è corredato di una grande quantità di illustrazioni che chiarificano e affiancano il testo, non solo riproducendo i semplici o gli animali descritti, ma mostrando anche l’uso che l’uomo ne fa.

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[1] Luuk Houwen, The noble lyfe and the Hortus Sanitatis, in Schooling and Society, Peeters, Leuven, Paris, Dudley, 2004, p. 63.

[2] Christian Bay, Hortus Sanitatis, in The Papers of the Bibliographical Society of America, The University of Chicago Press, 1917, vol. 11, n. 2, p. 57.