Le Istituzioni di pietà che si esercitano in Roma

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Guglielmo Costanzi (XVIII?-XIX sec.)

Le istituzioni di pietà che si esercitano in Roma con una breve notizia de' santuari che si venerano in essa, recate specialmente a contezza degli esteri che vengono in questa città nell'anno del giubileo dal sacerdote Guglielmo Costanzi, Roma, dai tipi di Crispino Puccinelli stampatore, MDCCCXXV, 2 t in 1 vol., 263, 106 p, 12°.


L’opera esposta, scritta da Guglielmo Costanzi, censore dell’Accademia teologica dell’università di Roma, descrive nella pagina di sinistra un ospedale a duplice vocazione: la Trinità dei Pellegrini presso ponte Sisto. Il tomo II, non esposto, riporta brevi notizie sui santuari venerati a Roma, comprese le basiliche da visitare per il conseguimento delle sante indulgenze. Il tomo I ha carattere più istituzionale, enumerando amministrazioni di vario genere afferenti allo Stato pontificio. Scopo di Costanzi è aggiornare gli elenchi di istituzioni di pietà apparsi in precedenti lavori, dando particolare risalto a quelle di recente fondazione.

Istituito nell’ambito delle confraternite della cerchia oratoriana di Filippo Neri, l’ospedale è progettato per accogliere i pellegrini poveri, ma negli anni non giubilari si apre ai convalescenti dimessi dagli ospedali specializzati, rivelando un’importante sinergia nell’organizzazione dell’assistenza tra ospedali a carattere più ufficiale e confraternite private composte principalmente da commercianti e artigiani dei due sessi. Le attività erano poste sotto la protezione di un cardinale che ne tutelava gli interessi presso il papa stesso, esentando così la confraternita dalla legislazione ordinaria, il che le conferiva un’ampia autonomia.  I giubilei del 1550 e del 1575 videro aumentare enormemente il numero degli assistiti, radicando l’istituzione di pietà tra quelle più note e partecipate. I finanziamenti giungevano dalla questua svolta per le strade come da alti prelati, uno su tutti Carlo Borromeo. L’attività dell’ospedale si svolge quindi nel segno della religiosità controriformista.

Le Istituzioni sono pubblicate in occasione del giubileo indetto da papa Leone XII. Il giubileo fu particolarmente sentito in Italia – la Trinità dei Pellegrini registra per quell’anno 3400 ospiti – meno all’estero. In piena Restaurazione, il giubileo fu organizzato nello spirito della rifondazione di Roma come città santa sede del potere temporale e spirituale del papa che caratterizzò il papato di della Genga. Il giubileo si svolse però anche in un clima teso di condanne capitali per motivi politici e di attività poliziesca che portarono l’anno successivo a un ripensamento della politica adottata da Leone XII, anche attraverso una più intensa attività assistenziale.