Le lingue semitiche

print this page

Secondo la tradizione biblica, è stato il maggiore dei figli di Noè, Sem, a dare origine alle lingue semitiche parlate dalle popolazioni dell’Elam (Persia occidentale), della Mesopotamia, della Siria e dell’Arabia meridionale. Sono attestate in modo cospicuo e ininterrottamente dal 3000 circa a. C. fino a oggi, nell’area compresa tra il Tigri e il Mediterraneo; dal 1000 a. C. la penisola araba entra nell’area linguistica semitica, mentre, nell’800 a. C. e con la colonizzazione fenicia in Occidente, inizia la semitizzazione linguistica del Nord Africa.

Ancora si può solo ipotizzare l’esistenza di un protosemitico, da intendersi come insieme di lingue semitiche; più sicura, invece, è la classificazione di queste ultime in tre gruppi principali:

1) Gruppo Orientale, che è rappresentato dalla lingua accadica, la più antica lingua semitica conosciuta (III millennio a.C.) insieme all’eblaita e che dal II millennio a.C. si scinde nei due dialetti babilonese e assiro.

2) Gruppo Nord-Occidentale, comparso nella regione siro-palestinese nel III millennio a.C., che si suddivide in eblaita, amorreo, ugaritico, fenicio, cananeo, ebraico e aramaico. Nel gruppo sono da includere anche l’aramaico biblico, presente, ad esempio, in alcuni capitoli di Daniele e di Esdra e l’aramaico orientale, che nel corso del I millennio a.C. si sostituisce all’accadico, al fenicio e all’ebraico, dando quindi luogo a una serie di dialetti di cui il più importante è il dialetto di Edessa, il siriaco.

3) Gruppo Sud-Occidentale, di cui fanno parte arabo (del nord e del sud) ed etiopico. Il nordarabico rappresenta l’arabo classico di scrittori e poeti e la lingua del Corano di Maometto; al sudarabico, invece, appartengono i dialetti mineo e sabeo. L’etiopico, lingua di una popolazione in parte sabea che emigrò dall’Arabia meridionale in Abissinia, è oggi rappresentato da numerose lingue, tra cui, per il gruppo settentrionale, il tigrè e il tigrino (lingua ufficiale dell’Eritrea) e, per il gruppo meridionale, l’amarico (lingua ufficiale dell’Etiopia).

Infine, considerando in senso più ampio le lingue camito-semitiche  (da ricordare che Cam fu il figlio maledetto da Noè e schiavo di Sem), è necessario dare attenzione al copto, che rappresenta la fase finale della lingua egizia, poiché a partire dal I-II secolo d. C. diventa il mezzo di espressione della letteratura religiosa dei cristiani egiziani.

mappalingue