SANT'AGATA

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STORIA

La Basilica di Sant’Agata è fondata dal vescovo Giovanni nel 490 d.C., periodo del regno di Odoacre. In seguito alla morte del vescovo, la costruzione del monumento viene interrotta, vengono poi ripresi i lavori e terminati con gli apparati decorativi nel secolo successivo dal vescovo Agnello. Nel 1688, la Basilica, è soggetta ad un triplice terremoto che porta alla completa distruzione dei mosaici absidali, unici presenti nella struttura; ne rimangono frammenti negli intradossi delle finestre.

DESCRIZIONE

La facciata è il risultato di rimaneggiamenti e restauri del XX secolo volti all’eliminazione degli edifici addossati. Il prospetto in cotto è a salienti scandito da quattro lesene a rimarcare la struttura interna divisa in tre navate. In epoca medievale vengono murate le finestre affrescate dai pittori romagnoli trecenteschi con figure di sante. Questo intervento e le pareti interne, anticamente ricoperte di decorazioni barocche, sono eliminati nel XX secolo in seguito a restauri strutturali.

La zona dell'abside accoglie il mosaico diviso in tre fasce, in cui  è raffigurato il vescovo Giovanni che celebra la messa con ai lati dei sacerdoti e dall’altra parte dell’altare (o ara) un angelo che sostiene un calice. Andando verso l’alto tra le finestre sono mosaicate finte colonne che sorreggono il catino absidale sul quale viene rappresentato il Cristo Benedicente seduto in trono con ai lati due arcangeli. Il fondo oro e le informazioni iconografiche riconducono la realizzazione del mosaico al VI secolo.

RESTAURO

1699: Il Ciampini nei suoi “Vetera Monimenta” pubblica la descrizione e l’incisione del mosaico antico.

1707: Padre Vincenzo Coronelli inserisce la stampa della riproduzione del mosaico nella seconda edizione “Ravenna ricercata” del Fabri. 



Per maggiori approfondimenti:

  • Basilica di Sant’Agata, “Ravenna tourism”, portale ufficiale di informazione turistica del Comune di Ravenna